Exergia: Dal Concetto Termodinamico alla Produttività Umana e Aziendale
Come il concetto di exergia può spiegare il declino della produttività e ottimizzare il rendimento lavorativo
SICUREZZA SUL LAVORO
Vincenzo Laiola
Cos'è l'Exergia?
L'exergia è un concetto fondamentale nella termodinamica e nella gestione dell'energia, che rappresenta la quantità massima di lavoro utile che un sistema può fornire mentre interagisce con l'ambiente circostante fino a raggiungere l'equilibrio termodinamico. A differenza dell'energia totale, che si conserva, l'exergia può essere dissipata attraverso fenomeni irreversibili, come attrito, perdite di calore o inefficienze.
In altre parole, l'exergia misura quanto dell'energia disponibile può essere trasformato in lavoro effettivo, mentre la parte restante viene dissipata e diventa inutilizzabile.
Esempio semplice per capire l'exergia
Immagina di avere una bottiglia d'acqua calda. Se la metti in una stanza fredda, l'acqua perderà calore fino a raggiungere la temperatura della stanza. Avremmo potuto usare questo calore in modo più produttivo, ad esempio, per azionare una piccola turbina, messa sopra la bottiglia e usare il vapore, per generare elettricità. Ma una volta che l'acqua si è raffreddata, non puoi più sfruttarla per ottenere lavoro utile. L'energia totale della bottiglia non è cambiata, ma l'exergia sì, perché non puoi più utilizzarla in modo efficace.
Applicazione dell'Exergia agli Esseri Umani
Analogamente a un sistema fisico, anche un essere umano possiede una quantità finita di energia trasformabile in lavoro utile, e questa quantità varia nel tempo in base a diversi fattori, come stanchezza, stress, nutrizione e riposo.
Possiamo quindi parlare di "exergia umana", intesa come la capacità massima di un individuo di svolgere lavoro utile in un dato momento, in funzione del suo stato fisico, mentale e delle condizioni ambientali.
Fattori che influenzano l'exergia umana:
Livelli di energia fisica → Il corpo umano necessita di energia metabolica per funzionare. Un'alimentazione bilanciata e il giusto apporto calorico mantengono alto il livello di exergia.
Recupero e riposo → Il sonno e le pause rigenerano l'exergia, riducendo la "dissipazione" dovuta alla fatica.
Stress e carico cognitivo → Il cervello consuma una grande quantità di energia. Un eccesso di compiti cognitivi senza pause porta a una diminuzione dell'exergia mentale.
Ambiente di lavoro → Un contesto lavorativo ben organizzato e privo di distrazioni riduce le perdite di exergia dovute all'inefficienza.
Exergia e Produttività nei Processi Lavorativi
L'applicazione del concetto di exergia nel mondo del lavoro permette di analizzare l'efficienza dei processi aziendali e l'ottimizzazione della produttività dei dipendenti.
Come ottimizzare l'exergia umana per migliorare la produttività?
Gestione dei carichi di lavoro → Evitare il multitasking e suddividere il lavoro in blocchi ottimizza l'uso dell'energia mentale.
Ritmi di lavoro basati sulla curva dell'exergia → L'energia umana segue cicli ultradiani. Alternare periodi di concentrazione e pausa massimizza la produttività.
Automazione e AI per ridurre sprechi cognitivi → Automatizzare compiti ripetitivi consente di riservare l'exergia umana per attività più strategiche.
Work-life balance e recupero → Un dipendente riposato e motivato ha un'alta exergia disponibile per le sue attività quotidiane.
Produttività Teorica vs. Produttività Reale
Nel mondo del lavoro utilizziamo spesso modelli matematici per calcolare la produttività, basandoci su parametri come ore lavorate e output prodotto. Tuttavia, questi modelli spesso non tengono conto di un elemento fondamentale: la fatica e il degrado dell'exergia umana nel tempo.
Se potessimo rappresentarlo con un grafico, vedremmo che la produttività teorica (calcolata solo su base matematica) segue una linea costante, mentre la produttività reale tende a diminuire nel corso della giornata lavorativa a causa dell'affaticamento mentale e fisico. Questo significa che, per ottenere il massimo rendimento, non basta semplicemente aumentare le ore di lavoro, ma bisogna ottimizzare l'uso dell'exergia disponibile attraverso un giusto equilibrio tra impegno e recupero.
N.B.: Questo grafico è una rappresentazione sperimentale basata su ipotesi di calo di produttività umana e non si basa su dati certi o studi statistici specifici.
L'exergia non è solo un concetto fisico, ma può essere applicato con successo anche al comportamento umano e all'organizzazione del lavoro. Gestire in modo efficiente l'exergia umana permette di migliorare la produttività individuale e aziendale, riducendo sprechi e massimizzando il lavoro utile.
Se vogliamo essere più efficienti e produttivi, dobbiamo pensare all'exergia non solo in termini di energia fisica, ma anche come risorsa mentale e cognitiva da preservare e ottimizzare.
Fonti
Moran, M. J., & Shapiro, H. N. (2010). Fundamentals of Engineering Thermodynamics. John Wiley & Sons.
Salvendy, G. (2012). Handbook of Human Factors and Ergonomics. Wiley.
Kahneman, D. (2011). Thinking, Fast and Slow. Farrar, Straus and Giroux.



